I semiconduttori - la base dell'elettronica (2)

Definizione di semiconduttori 

A partire da una classificazione sulla base della conducibilità elettrica, i semiconduttori sono una classe di materiali caratterizzati da una conducibilità elettrica intermedia tra quella degli isolanti e quella dei conduttori. L’impiego in ambito elettronico di questa tipologia di materiali è legata ad alcune peculiarità:

  1. Regolazione della corrente: la conducibilità dei semiconduttori può essere facilmente controllata, consentendo il passaggio selettivo di corrente elettrica attraverso di essi.
  2. Miniaturizzazione: i semiconduttori possono essere fabbricati in dimensioni molto piccole, consentendo la creazione di dispositivi elettronici sempre più compatti e potenti.
  3. Velocità di commutazione: i semiconduttori hanno una velocità di commutazione molto elevata, il che significa che possono accendersi e spegnersi molto rapidamente. Questa caratteristica è fondamentale per l'operazione dei circuiti digitali ad alta velocità, come quelli utilizzati nei computer e nei dispositivi di comunicazione.

Differenza tra conduttori, semiconduttori e isolanti - energia degli elettroni

La grandezza di interesse, dalla quale si classificano le tre classi di materiali, si definisce conducibilità,  e si misura in Siemens su metro S/m. Fisicamente rappresenta quanta densità di corrente può scorrere se un determinato materiale viene posto a un campo elettrico. In un'ottica del tutto qualitativa, si può affermare che i semiconduttori presentano una conducibilità intermedia tra quella dei conduttori (tendenzialmente molto alta) e quella degli isolanti (tendenzialmente vicina allo zero).

Ogni elettrone, secondo il modello di Bohr, ruota con una velocità v attorno al nucleo. Questo comporta che ognuno di essi possiede una energia cinetica K pari al semiprodotto tra la propria massa e il quadrato della velocità. Secondo il Principio di Esclusione di Pauli, poi, l'energia è una quantità discreta e ogni elettrone può occupare al più un solo livello energetico. I livelli sono raffigurati nel diagramma in figura 1 a sinistra, e ogni livello può accogliere due elettroni con diverso spin. In condizioni di Zero Assoluto (0 K) gli elettroni occupano tutti i livelli al di sotto del Livello di Fermi E che rappresenta una sorta di livello di "barriera". 

Figura 1: livelli energetici in un atomo (sinistra), una coppia di atomi (centro) e bande energetiche in un cristallo di materiale (destra).

Dopo il legame tra una coppia di atomi, i livelli energetici raddoppiano e discostano dalla loro posizione originaria, come mostra la figura 1 centrale, per effetto delle forze intermolecolari tra gli elettroni. Aumentando di gran lunga il numero di atomi, fino a ottenere un cristallo di un certo elemento, le forze intermolecolari aumentano e si ottengono una serie di livelli energetici diversi ma molto ravvicinati, come mostrato in figura 1 a destra. 

Si parla in questo caso di bande energetiche e sono a loro volta separate da bande proibite. La banda sottostante al livello energetico di Fermi si definisce banda di valenza, quella al di sopra, invece, si definisce banda di conduzione. La banda proibita che separa la banda di valenza e banda di conduzione si definisce Energy Gap EG e definisce la quantità di energia necessaria affinché un elettrone e, più in generale, un cristallo di materiale passi allo stato di conduzione elettrica. 

Sulla base dell'ampiezza dell'energy gap si definisce la conducibilità di un materiale, come mostra la figura 2:

Figura 2: Diagramma a bande delle tre tipologie di materiali.

I conduttori hanno un energy gap di piccola ampiezza tale da consentire a un materiale di passare in conduzione con una piccola quantità di energia. Gli isolanti, al contrario, avrebbero necessità di una forte energia affinché conducano corrente. I semiconduttori, a prova di quello dichiarato in alto al paragrafo, hanno un energy gap di ampiezza intermedia tra i conduttori e gli isolanti.

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