Raddrizzatore a semionda con filtro RC (11)
Un ulteriore miglioramento nel raddrizzatore a semionda consiste nell'inserimento di una capacità C in parallelo alla resistenza di carico R. L'obiettivo è quello di ottenere in uscita una tensione sempre più vicina alla corrente continua DC.
Figuro 1: circuito raddrizzatore con filtro RC. |
Il circuito è raffigurato in figura 1. Si presuppone che che in ingresso ci sia una tensione alternata, dunque un generatore sinusoidale, quindi Vi(t)=VM sin(ωt).
- D ON, la corrente è positiva ed è la somma del contributo sulla resistenza e sul condensatore, che viene caricato dalla medesima:
Per ricavare l'esatto momento in cui il diodo si spegne, occorre sostituire Vu(t)=VM sin(ωt) (ove si è trascurato Vγ considerato molto minore di VM) e risolvere l'equazione quando essa vale 0:
equazione, quella trovata, che mostra che l'istante in cui il diodo si spegne dipende dalla frequenza del segnale di ingresso e dalla resistenza e capacità di carico.
Si ottiene un risultato abbastanza palese: non appena il diodo si spegne, infatti, il condensatore si scarica attraverso la resistenza e l'uscita, in questa condizione, segue l'equazione della scarica del condensatore.
In figura 2, una semplice simulazione nel tempo di questo circuito. Scegliendo opportunamente i valori di resistenza e capacità, la tensione in uscita è più vicina a un potenziale costante. Nel caso in figura, C = 100 µF e R = 2 MΩ
Figura 2: circuito raddrizzatore, ingresso Vi in blu e Vu in verde. |
Scegliere un valore troppo alto di capacità può portare a correnti di picco molto alte, dannose per il circuito. In figura 3 è mostrato il grafico con una capacità di 500 µF. Non appena viene alimentato, la corrente raggiunge un massimo di circa 1.9 A!
Figura 3: corrente di picco nella capacità di carico. |
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