Tensione di soglia del MOS (26)
A differenza degli altri dispositivi a semiconduttore, diodo e transistore bipolare a giunzione, il condensatore MOS ha una tensione di soglia ben definita e dipendente da alcuni parametri fondamentali.
Il modello a soglia del diodo e, in seguito, del transistore bipolare a giunzione mostra che entrambi i dispositivi vanno in funzione quando la tensione applicata al diodo/tra base ed emettitore è identicamente pari alla Vγ.
Polarizzando con una certa tensione un condensatore MOS a canale n, è possibile accumulare sulla superficie di separazione tra ossido e semiconduttore una quantità di elettroni liberi, portatori di carica mobili. Affinché si verifichi questo fenomeno, è necessario che la tensione applicata al gate superi un valore prefissato, la tensione di soglia VT (treshold voltage).
La carica nella superficie di contatto cresce linearmente con la tensione applicata al gate, non appena questa sia maggiore o uguale alla soglia. Infatti, in queste condizioni viene raggiunta la condizione di forte inversione, ossia il potenziale di superficie assume come valore il doppio del potenziale di Fermi (VG' = VG'*, figura 1 e figura 2).
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Figura 2. Grafici di Campo elettrico, potenziale, quantità di carica di inversione e svuotamento e concentrazione di portatori nel canale in funzione del potenziale di superficie. |
Dalle analisi svolte al condensatore MOS, sono note le seguenti grandezze, alla condizione φs = 2φF:
e dal seguente sistema si possono ricavare:ed è possibile dunque ottenere un'espressione che definisca la tensione di sogliola:
In definitiva, la tensione di soglia
- dipende dal potenziale di Fermi e dal drogaggio del substrato;
- è proporzionale direttamente allo spessore dell'ossido tOX;
- è inversamente proporzionale alla costante dielettrica dell'ossido εOX.
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